Persona che stimo moltissimo per la sua capacità oratoria, chiarezza nonché per logica di esposizione, Massimo Mazzucco ha creato un video molto interessante.
Mazzucco propone una ricostruzione su quello che potrebbe essere accaduto. Vi consiglio di vederlo tutto.
Inoltre una domanda incombe su tutte: Se è stato SOLO un folle solitario a sparare, perché è a rischio la sicurezza nazionale desegregare i file dopo ancora 70 anni?
Nota Personale (VDC)
L’assassinio di John F. Kennedy rimane uno degli eventi più dibattuti del XX secolo. Che si creda alla versione ufficiale del “cecchino solitario” o si propenda per ipotesi complottiste, è fondamentale approcciarsi alla questione con rigore intellettuale, consapevoli di due distorsioni cognitive che spesso influenzano il nostro giudizio:
- L’Effetto dell’Informazione Errata: Esporre un soggetto a dati inaccurati prima di analizzare un evento può alterarne il ricordo o l’interpretazione, portandolo a costruire narrative coerenti con quelle informazioni iniziali. Nel caso JFK, ciò potrebbe riguardare testimonianze manipolate o documenti decontestualizzati, usati per sostenere tesi opposte.
- Il Bias di Conferma: Tendiamo a selezionare e valorizzare solo le prove che confermano le nostre convinzioni preesistenti, ignorando elementi contraddittori. Questo è particolarmente evidente tra chi difende a priori una teoria (ufficiale o alternativa), trasformando l’analisi storica in uno scontro ideologico.
Un Invito Alla Riflessione
Per evitare queste trappole mentali, è essenziale basarsi su
fatti concreti e domandarsi:
quali elementi hanno riscontri oggettivi? Prendiamo ad esempio i tre colpi esplosi a Dallas:
- La traiettoria del proiettile che colpì Kennedy e il governatore Connally, definita “ballisticamente unica” da alcuni esperti.
- La velocità e la precisione richieste per eseguire tre colpi in 8.3 secondi con un fucile Carcano, arma nota per la sua scomodità.
- Le incongruenze tra i rapporti autoptici e le testimonianze oculari.
Queste anomalie, prese singolarmente, potrebbero essere casualità. Ma la loro combinazione solleva interrogativi legittimi, spingendo a chiedersi:
quante "coincidenze" sono necessarie prima di riconsiderare una narrazione?
Restare Nel Campo della Logica
Non si tratta di abbracciare ciecamente una teoria, ma di
interrogare l’evidenza senza pregiudizi. La storia è piena di eventi improbabili, ma quando le improbabilità si accumulano, la ricerca della verità richiede onestà. Sia che si creda a Lee Harvey Oswald come unico colpevole, sia che si sospetti una regia occulta, l’importante è evitare scorciatoie mentali.
L’invito è a preservare l’elasticità del pensiero. La verità storica spesso risiede nelle sfumature, non nelle certezze assolute. Esplorate, dubitate, confrontate le fonti—ma fatelo per voi stessi, non per confermare un’ideologia.
Il resto, come sempre, appartiene alla vostra curiosità critica.